Sono nato nel 1959, il 28 di agosto, nella Maternità dell’ospedale di un importante centro laniero del Biellese, Trivero. Ho trascorso un’infanzia libera, in mezzo a boschi e vallate, in un piccolo comune, Soprana, confinante con Trivero. Nel tempo libero ho potuto affinare quella che era per me una passione sconvolgente: la natura. Di essa mi interessava tutto ma ero particolarmente attratto dagli uccelli. La cosa che mi faceva impazzire di più era la migrazione: aspettavo con ansia l’arrivo delle varie specie migratrici. Mentre i miei compagni di scuola giocavano a nascondino io ero nei boschi a cercare uccelli. Avevo un binocolo russo 7×50, regalatomi da mio padre, di vecchia fattura ma di buona qualità, col quale cercavo di scovare le varie specie, come se fosse una caccia.
Trascorsa l’infanzia e l’adolescenza correndo dietro gli uccelli, mi interrogai sulla mia passione.
Mi dissi che dovevo dare un senso logico a tutto quello che vedevo, mettendolo nero su bianco. Così iniziai nel 1975 a sedici anni a scrivere il mio primo diario ornitologico, cosa che ho continuato a fare sino ad oggi. Ora ho un armadio pieno di taccuini! Questi diari sono stati l’ispirazione per “costruire” i miei libri : sinora ne ho scritti 16. Dalle mie ricerche ho tratto anche materiale per scrivere una settantina di articoli di taglio scientifico apparsi sulle riviste italiane (Rivista Italiana di Ornitologia, Avocetta, Uccelli d’Italia, Picus, Sitta, Avifauna, Alula, Rivista Piemontese di Storia Naturale, Aves Ichnusae, Quaderni di birdwatching) e sugli atti dei convegni ornitologici italiani: il mio primo lavoro scientifico comparve nel 1982. Il materiale da me raccolto è stato pubblicato anche all’estero su Rev. Ėcol. (Terre et Vie), Journal of Biogeography, Ficedula e sugli atti della Conferencia International sobre la Ciguena negra. Dal primi anni Duemila mi sono interessato anche di farfalle diurne che seguo con grande passione al pari degli uccelli.
Amo divulgare le mie esperienze scrivendo pezzi di taglio divulgativo. Ho scritto per L’Airone di Giorgio Mondadori, Oasis, Piemonte Parchi, Acer, Rivista del trekking, La Macchina del tempo. Scrivo anche sui giornali locali delle province di Biella e Vercelli. Lo faccio regolarmente dal 1979.
Questa mia predilezione per lo scrivere mi ha dato molta soddisfazione personale e i miei libri sono spesso usati dalle scolaresche per le lezioni di scienze naturali. Ho avuto anche riconoscimenti: il primo è venuto nel 1983 dall’Amministrazione Provinciale di Vercelli con un Riconoscimento Ufficiale al merito, un altro nel 1999 col premio speciale Baroli nel concorso internazionale letterario “l’Orso” della città di Biella per il mio libro “Passeggiate ornitologiche”, segue nel 2000 una segnalazione al merito nel Concorso letterario Internazionale Europa Nuova Millennio col mio racconto “Una giornata col fagiano di monte”. Sono anche apparso in RAI e su reti locali in alcuni documentari sulla natura . Ho registrato interviste radiofoniche, sia sulle reti RAI che locali .
Le mie ricerche ornitologiche e entomologiche si sono svolte perlopiù in Piemonte: Biellese, Vercellese, Novarese, Verbano-Cusio-Ossola e Cuneese. Ho “battuto” anche la Lombardia, la Toscana, il Lazio e la Sardegna alla ricerca di uccelli e farfalle, anche se meno assiduamente che in Piemonte .
Passo gran parte del mio tempo in natura, all’aria libera.
Ho svolto il lavoro di guardaparco presso il Parco naturale del Monte Fenera dal 1991 al 2010, mentre prima ho fatto l’impiegato in banca per 10 anni. Avevo scelto di fare il guardaparco perché amo la vita all’aria aperta mentre chiuso in un ufficio mi sentivo come un topo in gabbia.
Fare il guardaparco è stato bello e costruttivo ad esempio ho avuto una grande soddisfazione lavorativa quando nel 1994 ho scoperto all’interno del Parco del Fenera un nido di cicogna nera, il primo mai documentato con certezza in Italia.
Da qui è nata una vera passione per questa specie, che mi ha spinto a farla conoscere e a proteggerla, creando una rete di “amici della cicogna”, il G.L.I.Ci.Ne., acronimo di Gruppo di Lavoro Italiano sulla cicogna nera), con diramazioni in tutt’Italia. Dal lavoro del Gruppo sono nate moltissime pubblicazioni su varie riviste italiane (vedi G.L.I.Ci.Ne e Pubblicazioni scientifiche). Da dieci anni ho fondato anche un altro gruppo, Il Gruppo smergo, che si occupa di monitorare la recente colonizzazione dello smergo maggiore (vedi Gruppo smergo).
Ora, dal 1 settembre 2010, lavoro sia a contratto che facendo la libera professione in campo ambientale e faunistico. La sete di cose nuove mi ha spinto ad essere padrone del mio tempo, così posso ora dedicarmi appieno alle mie passioni, fornendo la mia conoscenza a chiunque la voglia attingere, forte di quarant’anni di esperienza diretta in Natura e nella gestione delle Aree Protette.
In particolare amo ricreare ambienti nuovi partendo da situazioni fortemente compromesse. Ad esempio collaboro con soddisfazione con un grande gruppo minerario, (Minerali Industriali srl) il quale mi affida, alla fine del periodo di coltivazione, i ripristini ambientali nelle miniere dismesse. Così posso progettare come far tornare la vita in un luogo ora deserto.
Amo ricreare ambienti per attirare uccelli, farfalle, anfibi e libellule, in particolare le specie rare o in pericolo, ricreando ad arte gli ambienti che esse prediligono.
Attingendo dalla mia quarantennale esperienza in campo ornitologico e da quella ventennale dedicata allo studio delle farfalle, ho promosso e promuovo tuttora studi e censimenti, collaborando con vari Parchi piemontesi, con Associazioni, Fondazioni, Scuole e privati (vedi Consulenze). Lavoro spesso con mia figlia Alice, dottoressa in agronomia, in modo particolare quando costruiamo giardini per farfalle.
Sono censore abilitato, in seguito al superamento di apposito esame ISPRA, al censimento degli uccelli acquatici, nell’ambito dei censimenti internazionali soprintesi da Wetlands International e coordinati in Italia dall’ISPRA stesso (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca sull’Ambiente).
Sono inanellatore di tipo A e attualmente sono responsabile della stazione di Curino (Biella), che partecipa alla rete di indagine nazionale MonITring coordinata dall’ISPRA (vedi Inanellamento).
Sono Guida Turistica, abilitata per le province di Biella e Vercelli.
Sono anche una grande appassionato di campagna: coltivo l’orto e il frutteto, in modo biologico. Ho più di un centinaio di piante da frutto di ogni specie: meli, peri, susine, fichi, peschi, kiwi, kaki, cotogne. Ho messo a dimora anche arbusti e piante da bacche: mirtilli, ribes bianco, rosso e nero, uva spina, gelsi, bianco e nero, uva da tavola. Mangio con grande soddisfazione, insieme ai miei familiari, il frutto delle mie fatiche agricole. In questo sono aiutato da mia moglie Lorella che prepara confetture, succhi di frutta, squisite macedonie e la verdura da congelare. Abbiamo raggiunto una buona autonomia alimentare. Lasciamo una parte della frutta, soprattutto mele e kaki, per gli uccelli, in modo che possano nutrirsi bene in inverno e superare più facilmente questo periodo difficile. In giardino piantiamo fiori graditi alle farfalle, ai bombi e alle api.
Amiamo utilizzare fonti rinnovabili per il funzionamento della nostra casa: pannelli solari, fotovoltaici e legna, ricavata dal nostro bosco, che gestiamo con precise tecniche di rinnovamento. Ricicliamo la cenere di legna per fertilizzare orto e frutteto. Pratichiamo il compostaggio e ricaviamo dal bosco anche le foglie per proteggere la verdura dai rigori dell’inverno.
La nostra è una vita molto impegnata e dinamica, che ci soddisfa pienamente perché ci fa sentire parte della natura che ci circonda.