Attività

Da metà anni Ottanta le amministrazioni pubbliche, le associazioni, le scuole, alcuni privati hanno riconosciuto la mia competenza in campo naturalistico e mi hanno affidato degli incarichi.
Sono chiamato ad esempio a fare censimenti sul campo, come censimenti primaverili-estivi o invernali.

Mi occupo principalmente di uccelli e farfalle diurne. Parlando di avifauna mi sono specializzato in Atlanti ornitologici, tecnica d’indagine che comporta la suddivisione di un dato territorio in una griglia quadrata, con una scala variabile, che può dipendere dalla superficie totale o dallo sforzo investigativo che si riesce a produrre in base al numero dei collaboratori che partecipano al progetto. I vantaggi di tale studio sono molteplici: realizzare un inventario dell’avifauna, individuare le specie più rare e fornire indirizzi gestionali per la loro conservazione.
Vi è anche un aspetto educativo e formativo legato alla formazione di un gruppo di lavoro affiatato e preparato. Con questi studi gli enti pubblici hanno a disposizione degli strumenti utili per la gestione e conservazione del territorio.
Faccio anche altri tipi di censimento su superfici modeste impiegando tecniche più impegnative come mappaggi e transetti, con lo scopo di ottenere indicazioni utili alla gestione dell’avifauna e della lepidotterofauna di parchi regionali, zone che fanno parte della rete di Natura 2000 o aree private.
Un altro campo in cui ho raccolto molte soddisfazioni è quello dei ripristini ambientali, fatti con lo scopo di attirare la fauna selvatica. Anche qui mi sono specializzato in ambienti utili agli uccelli e farfalle, ma poi in definitiva se si ricrea ad esempio uno stagno per uccelli acquatici si dà la possibilità di vita anche ad anfibi, pesci, libellule ecc.

Studiando a priori quale specie di volatile o lepidottero si vuole favorire si cerca di ricostruire un ambienti ad esso confacente: i risultati sono sorprendenti. Tra gli uccelli che sono riuscito a far nidificare in questi nuovi ambienti ci sono specie rare come la tottavilla e l’upupa.
Creo anche stagni e laghetti dove vengono a pescare specie molto preziose come la cicogna nera o altre specie poco comuni come il martin pescatore.
In un comprensorio di 50 ettari di ambiente ricreato, tra Curino e Masserano, ho censito, nell’arco di 20 anni, 123 specie di uccelli differenti: mica male per un ambiente artificiale di così modesta superficie!
Gran parte di questi interventi sono stati descritti nel mio libro Le miniere che vivono e nel relativo sito internet www.leminierechevivono.it oltre che in altre pubblicazioni quali ad esempio Dalla sabbia al cielo e Un nido ospitale per specie in declino.

In un’altra area poco distante ho ricreato un ambiente per farfalle in 30 ettari: nell’arco di 10 anni ho censito 64 specie di farfalle diurne che do descritto nel libro Dalla sabbia al colore. Nel 2015, sulla “Rivista Biellese” è stato pubblicato un articolo intitolato  A Curino un’oasi per le farfalle che descrive questa esperienza.

Negli ultimi anni sono stato chiamato in diverse realtà per parlare alla gente del mondo naturale.
Ho tenuto vari corsi e progetti con le scuole, partendo dal primo stadio, la scuola dell’infanzia, sino all’università. Che soddisfazione vedere la capacità di apprendimento nei bambini.

Sono stato chiamato ad organizzare anche corsi di formazione, a guardie ecologiche volontarie o personale pubblico (esempio del Corpo Forestale dello Stato).
Altri committenti mi hanno impiegato per risistemare vecchie collezioni di uccelli imbalsamati e predisporle per essere presentate al pubblico. Altri chiedono come fare a contenere l’irruenza dei piccioni: ho sempre risolto le questioni con metodi incruenti, impiegando dissuasori e altre strategie, che non comportano l’eliminazione degli animali.

Altri, soprattutto privati, mi chiedono di voler rendere i loro giardini, o le loro tenute, più ospitali per la fauna selvatica.

Insomma faccio cose molto diverse e le nuove sfide mi stimolano particolarmente.

In questi ultimi anni collaboro spesso con mia figlia Alice, che grazie alla sua laurea in agronomia, sta diventando un valido professionista in campo agricolo e naturalistico.